Metodo SaM (Sense and Mind): corpo, imagery e metacognizione nella riabilitazione neuropsicologica

La complessità della  situazione attuale coinvolge il mondo della riabilitazione, rendendo necessari interventi basati su evidenze scientifiche. Un modello teorico che si aggiorna dinamicamente grazie a  sempre più approfondite conoscenze delle neuroscienze permette  agli operatori di avere un riferimento teorico che consente di pianificare  attività e interventi personalizzati, finalizzati all’obiettivo, e di agire con competenza e consapevolezza. Il Corso fornisce le conoscenze e gli strumenti necessari. (Annalisa Risoli, Coordinatore scientifico)

L'esperienza dei partecipanti

"La caratteristica che più mi affascina del metodo SaM è la possibilità di poterlo utilizzare modulando le attività per problematiche diverse: dalla difficoltà di organizzazione della bi-manualità alle operazioni sulle immagini mentali, fino alla metacognizione Per me conoscere il Metodo SaM significa possedere un punto di vista privilegiato: poter osservare il movimento di un paziente nei suoi elementi più specifici e creare un progetto terapeutico per migliorare la sua coordinazione motoria".
Nadia, Terapista della neuropsicomotricità età evolutiva (TNPEE)

"Il nostro bisogno biologico di connetterci con gli altri è ciò che dà scopo e significato alle nostre azioni, alle nostre parole e alla nostra stessa esistenza. E così, quando consideriamo i modi per connettersi emotivamente l'uno con l'altro, capiamo quanto sia fondamentale il movimento per consentire al bambino di impegnarsi in un tale flusso. Il metodo SaM rappresenta una guida nella comprensione dell’assetto multicomponenziale del movimento e pone le basi per lo sviluppo di nuove strategie di trattamento dei disordini del neurosviluppo in età evolutiva".
Silvana, Neuropsichiatra Infantile

"Il metodo SaM per noi Fisioterapisti è uno strumento utilissimo. Mi occupo in particolare di pazienti neurologici, ma ho utilizzato il metodo anche con pazienti ortopedici: facilita il recupero motorio, cognitivo e funzionale, favorisce la consapevolezza e la relazione terapeutica. Il metodo migliora inoltre la nostra capacità come operatori di osservare e modulare l’intervento per il paziente. Decisamente un’esperienza positiva, un percorso stimolante e altamente formativo". Patrizia, Fisioterapista

"Nell’ambito nella riabilitazione neuropsichiatrica infantile, riappropriarsi di un intervento a mediazione corporea di tipo non verbale rappresenta la possibilità di reindirizzare l’orientamento riabilitativo in una direzione, quella del sentire il corpo, capace di intervenire efficacemente su domini quali: comunicazione, propriocezione, imitazione, apprendimento, ma necessario e fondamentale è il valore del metodo SaM anche rispetto alla modalità con cui l’operatore del metodo può esprimersi". Francesca, Terapista della neuropsicomotricità età evolutiva (TNPEE)

"Ho sperimentato la possibilità di applicare il metodo SaM in diverse patologie e disturbi del neurosviluppo con esiti positivi e condivisibili con le famiglie. La conoscenza del metodo è di fondamentale supporto alla mia pratica clinica, grazie alle solide basi neuroscientifiche, a una rete professionale di sostegno, a una struttura chiara e definita che favorisce il ragionamento clinico ed è inoltre di supporto alla mia modalità personale di 'stare' con il paziente." Marta, Terapista della neuropsicomotricità età evolutiva (TNPEE)

"Alcune espressioni dette dai bambini durante le sedute di terapia con il Metodo SaM ci confermano come, mediante le attività SAM, sia possibile aumentare la consapevolezza del corpo grazie ad una migliore integrazione del sistema somatosensitivo. Da terapista, ho apprezzato e continuo ad apprezzare la sperimentazione, nel corpo e nella mente, di uno dei concetti teorici fondamentali del metodo SaM, ovvero, l'intenzione, dietro cui si cela la reciprocità del potere dell'azione propria e dell’altro; l'intenzione chiara e consapevole delll'operatore, riconosciuta come espressione di conoscenza, induce il paziente all'azione volontaria".
Francesca G. Terapista della neuropsicomotricità età evolutiva (TNPEE)

"Il metodo SaM nell'Autismo interviene su due spazi fondamentali: lo Spazio personale (percezione del corpo) e lo Spazio Noicentrico (relazione con l'altro). L'intenzionalità motoria del soggetto è alla base del comportamento volontario; la consegna con cambio di ruolo, per esempio, consente al bambino con autismo l'accesso all'intenzionalità e alla reciprocità."
Tiziana, Terapista della neuropsicomotricità età evolutiva (TNPEE)

"L’esercizio dei movimenti ritmici con i bambini DSA esprime la messa in campo di comportamenti di intersoggettività in quanto permette il manifestarsi di competenze quali l’alternanza del turno, l’integrazione sensoriale, l’attenzione all’altro e l’intenzione congiunta. La 'consegna motoria', cardine del metodo SaM, realizza un dialogo tonico/motorio tra terapista e bambino in grado di rappresentare una comunicazione diretta ed efficace." Francesca T. Terapista della neuropsicomotricità età evolutiva (TNPEE)

Due Moduli di 50 ore ciascuno, per un totale di 100 ore di lezione. Ogni modulo si svolge in quattro fine settimana il venerdì e il sabato. Il Modulo Base è dedicato allo studio del modello teorico e all’apprendimento delle attività, il Modulo Avanzato è dedicato agli approfondimenti teorici ed esperienziali, alla valutazione, all’impostazione del programma e delle sedute riabilitative.

Alcuni posti sono riservati a coloro che intendono iscriversi al solo modulo base, o a quello avanzato, qualora si sia già frequentato il modulo base.

Presto disponibile il nuovo programma.

DIREZIONE SCIENTIFICA
Alessandro Antonietti
Direttore scientifico
Preside della Facoltà di Psicologia, ordinario di Psicologia cognitiva applicata,
Università Cattolica del Sacro Cuore
Maria Caterina Silveri
Ordinario di Neuropsicologia, Facoltà di Psicologia,
Università Cattolica del Sacro Cuore

COORDINATORE SCIENTIFICO
Annalisa Risoli
Medico specialista in Medicina fisica e riabilitazione - ideatrice del Metodo SaM

COMITATO SCIENTIFICO
Alessandro Antonietti
Annalisa Risoli
Maria Caterina Silveri
Leonardo Fogassi
Ordinario di Fisiologia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia,
Università degli Studi di Parma

FACULTY
Alessandro Antonietti, Leonardo Fogassi, Daniela Germoni,
Annalisa Risoli, Marina Rossi, Maria Caterina Silveri, Marta Sironi